Terapie sistemiche per la psoriasi

Vengono detti sistemici quei trattamenti effettuati per curare la psoriasi tramite l'assunzione di farmaci per via orale o endovenosa.

Vista la tossicita' dei farmaci impiegati nelle terapie sistemiche, queste vengono di solito adottate nei casi gravi dove l'approccio topico non abbia dato risultati.

I farmaci utilizzati nella cura sistemica della psoriasi sono spesso anche destinati ai trattamenti chemioterapici contro il cancro; una terapia di questo tipo deve essere avviata solo dopo avere effettuato degli esami del sangue e della funzionalita' epatica.

Ciclosporina A

La ciclosporina A viene impiegata di norma per prevenire le crisi di rigetto nei pazienti che abbiano subito un trapianto di organo; la sua utilita' nella cura della psoriasi e' stata scoperta per caso, ed evidentemente risiede nella sua azione di immunosoppressore, per cui le azioni del sistema immunitario del paziente (purtroppo nella sua totalita') vengono inibite, compresa l'anomala reazione autoimmune che origina la psoriasi.

Di solito viene somministrata in diluizione nei succhi di frutta (va evitata pero' la combinazione con il succo di pompelmo); puo' essere efficace in tempi brevi (una-due settimane di trattamento), la durata di una terapia con ciclosporina deve pero' essere sempre inferiore a quella dei pazienti trapiantati, che la possono assumere per tempi piu' lunghi.

La ciclosporina non va utilizzata come cura della psoriasi nei casi di accertato deficit del sistema immunitario; anche le donne incinte o che allattano non devono assumerla; e' necessario ridurre l'assunzione di cibi (frutta o verdura) ricchi di potassio, in quanto la ciclosporina puo' incrementarne di molto i livelli nel sangue.

E' stato rilevato un aumento delle probabilita' di sviluppare tumori cutanei nei pazienti precedentemente curati con PUVA, UVB, Methotrexato o catrame di carbone che successivamente abbiano fatto ricorso ad una terapia con ciclosporine; inoltre nel caso di prolungate cure con ciclosporina vanno tenute sotto controllo la funzionalita' epatica e la pressione arteriosa.

L'assunzione di ciclosporina puo' infine ridurre drasticamente gli effetti immunizzanti delle vaccinazioni.

Methotrexato

Il methotrexato e' un altro immunosoppressore impiegato per curare la psoriasi e l'artrite psoriasica; puo' essere assunto per via orale oppure iniettato, la sua azione consiste nell'inibizione dell'enzima responsabile della rapida proliferazione cellulare.

Presenta livelli di tossicita' piuttosto significativi per il fegato, per cui e' necessario assumerlo sotto rigoroso e continuato controllo medico (possono essere necessarie biopsie periodiche al fegato per accertare che non ci siano danneggiamenti in corso).

Etretinato

L'etretinato e' un retinoide ﹖ che viene impiegato nella cura di alcune forme di psoriasi; viene assunto per via orale e presenta una serie di controindicazioni per gli effetti che puo' avere sul colesterolo e sul tasso di trigliceridi nel sangue; altri problemi derivanti dal suo utilizzo possono presentarsi a livello osseo.

Il Tegison, medicinale a base di etretinato, e' stato ritirato dal mercato statunitense per i gravi rischi di malformazioni fetali che presentava, anche a distanza di tempo dalla sua assunzione.

Acitretina

Si tratta di una forma sintetica della vitamina A, specifica per la cura della psoriasi, che regola la riproduzione cellulare; e' simile all'etretinato, al quale viene preferito per la maggiore velocita' di azione.

Gli effetti collaterali possono essere molto seri, pertanto non va assunta in gravidanza e non e' permesso donare il sangue durante la terapia; altri inconvenienti possono essere la perdita di capelli, secchezza della pelle, facilita' di epistassi, sensibilita' alla luce solare, emicrania, nausea, diminuzione della capacita' visiva al buio.

Non ha molti impieghi in combinazione con altri trattamenti, eccettuata la fototerapia.

Due medicinali a base di acitretina sono il Soriatane® e il Neotigason®.

Hydroxyurea

La Hydroxyurea e' un farmaco utilizzato per la cura dei tumori, che puo' risultare efficace contro le placche croniche di psoriasi.

Il suo utilizzo in questo ambito risale agli anni '70; di esso sono note alcune controindicazioni piuttosto serie, tra cui la possibilita' di indurre l'insorgenza di tumori cutanei nel caso di utilizzo prolungato.

Farmaci che utilizzano la hydroxyurea sono la Hydrea® e il Droxia®.

Isotretinoina

E' un retinoide comunemente utilizzato nella cura delle forme gravi di acne cistica.

Puo' causare secchezza alla pelle, alle labbra e agli occhi e epistassi; va rigorosamente evitato dalle donne in gravidanza o in procinto di intraprenderla.

Micofenolato mofetile

Questo farmaco viene usato nelle terapie anti-rigetto dopo un trapianto di organi, e si rivela efficace nella cura di processi infiammatori e di reazioni autoimmuni come la psoriasi.

Puo' venire utilizzato in sinergia con le ciclosporine; non e' destinato a pazienti che presentino deficienze immunitarie in quanto le potrebbe aggravare.

Viene commercializzato con i seguenti nomi: CellCept®, Myfortic®.

Sulfasalazina

La sulfasalazina (o salazosulfapiridina) combina proprieta' antiinfiammatorie e antibiotiche, e viene impiegata per la cura dell'artrite psoriasica.

Chi e' allergico ai sulfamidici non la puo' utilizzare, inoltre presenta effetti collaterali come nausea e vomito.

Il Salazopyrin® e il Sulazine® sono due farmaci a base di sulfasalazina.

Tioguanina

La tioguanina, o 6-tioguanina, e' un farmaco utilizzato per la cura di certe forme di leucemia che e' stato riscontrato efficace anche contro la psoriasi; viene assunto sotto stretto controllo medico per i possibili effetti collaterali ai danni del midollo spinale.

Un farmaco a base di tioguanina e' il Lanvis®.

Farmaci biologici

Contrariamente a quello che il loro nome potrebbe far sembrare, i farmaci 'biologici' non hanno niente a che vedere con la medicina naturale, sono invece dei veri e propri preparati farmaceutici d'avanguardia, sviluppati in tempi molto recenti, rivolti ai pazienti con forme di psoriasi e artrite psoriasica piuttosto serie.

Si tratta di farmaci ottenuti in laboratorio con tecniche genetiche su colture cellulari (da qui il termine 'biologici'), che consentono terapie molto mirate; principalmente vanno a interferire con le sole reazioni autoimmuni che scatenano la psoriasi lasciando intatto il resto del sistema immunitario; principali obiettivi dei farmaci biologici sono i linfociti T ﹖ e le proteine prodotte dal sistema immunitario come il TNF-alfa (Tumor necrosis factor - alfa), entrambe responsabili delle alterazioni nella riproduzione cellulare tipiche della psoriasi e mediatrici nell'avvio dei processi infiammatori.

Altre finalita' che i ricercatori si sono posti sono la minimizzazione degli effetti collaterali ed una maggiore velocita' di azione rispetto alle tecniche tradizionali.

Proprio per la loro caratteristica di operare in modo mirato, i farmaci biologici vengono in genere somministrati attraverso iniezioni sottocutanee nelle zone affette dalla psoriasi; in tempi non troppo lontani potrebbero pero' essere disponibili dei cerotti di circa un centimetro quadrato che grazie a dei microaghi renderanno disponibile il farmaco biologico per via transdermica, eliminando le siringhe.

In realta' l'utilizzo di alcuni di questi farmaci e' stato velocemente sospeso dopo che era stata accertata una loro elevata tossicita', con rischio di morte per il paziente: e' il caso dell'efalizumab, un anticorpo che agisce a livelli dei linfociti T e avrebbe dovuto regolarne l'attivita' bloccando la nascita dei processi infiammatori e la generazione delle tipiche squame.

Prima di iniziare una terapia con i farmaci biologici e' necessario verificare di non avere infezioni in corso (in quanto in qualche modo l'intervento sul sistema immunitario potrebbe favorirle, almeno a livello delle lesioni trattate).

La terapia biologica puo' provocare sintomi paragonabili a quelli influenzali o problemi respiratori; in alcuni casi peraltro sono insorti seri problemi neurologici, come nel caso del gia' citato efalizumab.

Alefacept

L'alefacept e' una proteina di origine umana la cui azione avviene a livello dei linfociti T.

Reso disponibile con il nome Amevive®, non e' possibile il suo utilizzo in Europa, non essendo ancora stato approvato; negli Stati Uniti ha invece ricevuto l'approvazione della Food and Drug Administration.

Adalimumab

L'adalimumab e' un altro anticorpo che va a colpire l'attivita' del TNF-alfa, utilizzato nella cura della psoriasi e dell'artrite psoriasica.

Il farmaco con il quale viene commercializzato e l'Humira®, che viene somministrato tramite iniezioni sottocutanee locali.

I suoi effetti collaterali vanno da nausea e vomito all'insorgere di infezioni delle vie respiratorie e alla diminuzione del tasso di globuli bianchi nel sangue.

Humira non deve essere somministrato a pazienti affetti da tubercolosi o comunque che abbiano infezioni in corso.

Etanercept

L'etanercept e' una proteina che agisce bloccando il TNF-alfa, e svolge cosi' la funzione di antiinfiammatorio nella cura della psoriasi.

Il farmaco con il quale l'etanercept viene commercializzato e l'Enbrel®; viene somministrato attraverso iniezioni sottocutanee.

Oltre a possibili reazioni cutanee nelle zone dove e' stato iniettato, l'Enbrel puo' causare l'insorgere di infezioni di tipo influenzale; prima di sottoporsi a trattamento con Enbrel il paziente deve accertarsi di non avere infezioni in corso.

Infliximab

L'infliximab e' un anticorpo chimerico (ossia ottenuto combinando sequenze genetiche umane e di topo) affine al TNF-alfa, al quale si lega e ne blocca l'attivita', producendo una riduzione di proliferazione delle cellule e dell'infiammazione.

L'unico farmaco a base di infliximab disponibile ha il nome di Remicade®; la sua somministrazione viene effettuata per via endovenosa e oltre che per la psoriasi trova applicazione nella cura di altre patologie di tipo infiammatorio cronico.

Come effetti collaterali l'utilizzo di Remicade puo' provocare eritemi, sintomi di tipo influenzale e infezioni delle vie respiratorie.

Ustekinumab

L'ustekinumab e' un anticorpo di origine umana, che aggredisce l'interleuchina ﹖ 12 e 23.

Il farmaco avente l'ustekinumab come principio attivo ha il nome di Stelara®.


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