In salvo la pelle!

Fototerapia e Laserterapia

E' stato dimostrato che l'esposizione delle zone colpite dalla psoriasi a luce ultravioletta riesce a rallentare la proliferazione delle cellule.

I raggi UVB sono naturalmente presenti nella radiazione solare, per questo una forma di cura leggera puo' consistere proprio nell'esposizione al sole, sempre secondo tempi ragionati per evitare scottature, facendo riferimento al medico che abbia prescritto il trattamento, e tenendo conto che l'utilizzo che l'utilizzo contemporaneo di catrame o di corticosteroidi potrebbe avere aumentato la sensibilita' cutanea.

Le zone non affette dalla psoriasi dovrebbero invece essere adeguatamente protette dal sole; l'effetto immediato dell'esposizione potrebbe essere un aumento del prurito e dell'irritazione, che in genere dovrebbero ridursi proseguendo il trattamento.

Per i casi piu' gravi, il medico potrebbe prescrivere un trattamento a base di raggi ultravioletti UVB da effettuare in studio; tali trattamenti sono in generale piu' efficaci (si utilizza una banda ristretta e mirata di radiazione ultravioletta) e i benefici durano piu' a lungo.

Sono disponibili lampade per effettuare questi trattamenti anche a casa propria, come sempre rimanendo sotto osservazione medica ed evitando il "fai da te" sono fortemente sconsigliabili anche i trattamenti alternativi che utilizzino i lettini abbronzanti tipicamente utilizzati nei saloni di bellezza: tutte le principali associazioni di medici a livello mondiale non riconoscono l'utilizzo di questi strumenti, anzi gli attribuiscono possibili effetti negativi come scottature e danneggiamento cutaneo, invecchiamento precoce della pelle e aumento del rischi di tumori cutanei.

Se infatti per le sedute di fototerapia viene utilizzata principalmente la radiazione ultravioletta di tipo B con dosaggi ben stabiliti dal medico, le lunghezze d'onda delle radiazioni prodotte dalle macchine per l'abbronzatura sono spesso molto differenti a seconda del modello, e principalmente di tipo UVA, che viene considerato poco efficace contro la psoriasi.

Cosa ben diversa e' l'impiego medico dei raggi UVA in combinazione con l'assunzione orale o l'applicazione topica di sostanze dette 'psoraleni', nel trattamento denominato 'PUVA'; gli effetti collaterali possono consistere in nausea, arrossamenti e prurito temporaneo.

Per risultare efficace, la fototerapia va eseguita con regolarita', effettuando piu' di una seduta alla settimana per tutto il periodo prescritto dal medico, optando eventualmente per una riduzione quando si riscontrano miglioramenti significativi.

La pelle va mantenuta sempre ben idratata utilizzando prodotti adeguati, sia per favorire l'effetto dell'irradiazione ultravioletta durante il trattamento che per contrastare l'effetto di secchezza che puo' manifestarsi dopo ogni seduta; non vanno invece applicati prodotti topici contro la psoriasi o creme solari che potrebbero sensibilizzare la pelle e provocare reazioni indesiderate; queste ultime andranno invece utilizzate nei giorni seguenti il trattamento per proteggere la pelle dall'esposizione al sole in caso di prolungata permanenza all'aperto.

Durante le sedute e' consigliabile proteggere il viso (a meno che esso sia il destinatario dei trattamenti) e le altre zone delicate del corpo; ovviamente si devono indossare degli appositi occhiali.

Chi si sottopone alla fototerapia infine deve eseguire regolari controlli dermatologici per la prevenzione dei tumori cutanei, visto che la luce ultravioletta aumenta, sia pure di poco nel caso dei raggi UVB, la probabilita' della loro insorgenza.

Anche il laser viene impiegato per curare la psoriasi: in particolare si utilizzano laser a luce ultravioletta UVB e laser a luce pulsata per le forme croniche di psoriasi, andando ad agire sui vasi sanguigni responsabili della formazione delle lesioni.

Il numero di sedute di laserterapia necessarie varia a seconda della gravita' del caso.

La laserterapia per la cura della psoriasi non presenta controindicazioni a patto di proteggere la zona di cute trattata e di osservare degli intervalli regolari tra una seduta e l'altra.

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